L'acqua di Milano

Il Piano di sicurezza dell'acqua di MM

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Che cos'è il Piano di Sicurezza dell'Acqua?

Il Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) è lo strumento introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per assicurare la sicurezza dell’acqua distribuita e destinata ad uso idropotabile, garantendo la protezione della salute umana attraverso la prevenzione e la gestione dei rischi lungo l’intera filiera idropotabile, dalla captazione al consumo. Secondo le linee guida formulate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il PSA persegue alcuni obiettivi principali tra cui:

  • Descrivere sinteticamente e analizzare la filiera idrica (captazione – trattamento –distribuzione – consumo), fornendo un quadro relativo allo status attuale del sistema idrico tramite l’utilizzo di un database strutturato;
  • Prevenire efficacemente le emergenze idro-potabili, prendendo in considerazione i possibili eventi pericolosi lungo l’intera filiera idro-potabile, identificandone le cause e intervenendo su di esse in maniera preventiva;
  • Aumentare la capacità di intercettare precocemente possibili eventi di contaminazione grazie a sistemi on-line di early-warning;
  • Ridefinire le zone di protezione delle aree di captazione delle acque;
  • Potenziare la condivisione d’informazioni e di dati tra gestori, Enti ed Istituzioni che si occupano di monitoraggio e protezione del territorio e della salute;
  • Favorire una partecipazione dei cittadini più attiva e consapevole all’uso responsabile della risorsa acqua, migliorando la comunicazione.

Il Piano di Sicurezza dell'Acqua di MM

Nell’ottobre 2017 MM ha adottato una procedura interna propedeutica alla realizzazione del Piano di Sicurezza dell’Acqua, elaborata sulla base delle caratteristiche distintive del sistema idrico cittadino, che tiene conto, oltre che di tutti i parametri monitorati per legge, anche di potenziali pericoli e dei rischi associati al sistema idropotabile, con l’obiettivo di garantire la qualità e la fornitura di acqua al consumatore. Questo documento copre tutti gli asset dell’acquedotto (pozzi, impianti, vasche di accumulo, rete di distribuzione, fontanelle) divisi in 5 comparti (captazione, trattamento, accumulo, distribuzione e consumo) allo scopo di individuare in modo puntuale gli eventi pericolosi, siano essi di natura antropica o ambientale, volontaria o involontaria. Parallelamente MM ha adottato anche un Piano di Gestione delle Emergenze Acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti, che definisce l’iter procedurale nel caso si verifichino uno o più eventi pericolosi (es. alterazione qualità dell’acqua, mancanza di energia elettrica, incendi, terremoti, ecc.). La revisione del Piano è prevista con cadenza biennale o quinquennale; tuttavia esso può essere aggiornato anche prima di questo intervallo temporale nel caso in cui vengano adottati interventi migliorativi, si verifichino sostanziali modifiche del sistema idrico o revisioni dei parametri sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano.
Inoltre, nel 2019 MM ha messo a punto un piano di interventi a mitigazione del rischio idraulico per i pozzi idropotabili, introdotto a seguito delle analisi condotte per definire il rischio di allagamento dei pozzi che ricadono nelle aree soggette a esondazione da parte dei fiumi Seveso e Lambro.
Infine, nel 2020 MM ha avviato una capillare attività di revisione della procedura interna adottata nel 2017 con l’obiettivo di redigere un nuovo Piano di Sicurezza dell’Acqua che risponda ai principi generali della valutazione del rischio, stabiliti dalle norme internazionali e dalle linee guida nazionali per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans elaborate dall'Istituto Superiore di Sanità, come previsto dal DM 14/06/2017.

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